Trinidad
E’ facile capire perché Trinidad sia stata soprannominata “la città museo di Cuba”. La città, così meticolosamente preservata, apre una finestra sul passato, con i suoi palazzi coloniali e le piazze che si estendono in modo irregolare, i resti di antichi zuccherifici e le capanne degli schiavi, appartenenti ad un’altra era. Trinidad fu fondata nel 1514, e dichiarata Sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 1988. La maggior parte dei suoi splendidi edifici, incluso il Museo Histórico Municipal e il Museo de Arquitectura Trinitaria, si trovano intorno Plaza Mayor, la piazza principale della città. Lasciatevi un po’ di tempo per una gita nella Valle de los Ingenios (la valle delle Fabbriche di Zucchero), appena fuori città, per vedere i resti di dozzine di zuccherifici del 19° secolo.
Il paesaggio da cartolina di Trinidad, sospesa tra le montagne e la costa caraibica, offre un’abbondanza di attrazioni naturali. Scalate le montagne della vicina Sierra del Escambray, rinfrescatevi nella spiaggia incontaminata di Ancón, o andate a pesca di spigole nel lago Embalse Zaza. Salite in cima alla caratteristica torre Inzaga nella Valle de los Ingenios per godere un panorama unico della vallata e delle spiagge di Ancón e Maria Aguilar. A Trinidad ci sono molte cose da fare: da un giro centrale per la città che scivola in fretta, a escursioni diverse per tempo richiesto, distanza, e costi. La prima idea praticabile anche con un mezzo pomeriggio a disposizione è andare a Playa Ancon, spiaggia a sud di Trinidad -12 km- lembo di sabbia bagnato dal mar dei Caraibi. L’acqua è spaventosamente calda quindi scordatevi di rinfrescarvi, il posto è molto accogliente ed è meta di sub e patiti di snorkelling per la presenza della barriera corallina. Volendo quindi si può passare una giornata intera a scovare specie marine del mar dei Caraibi. Un’indicazione: verso sera consigliano di ‘telare’ (voce del verbo andare via) prima che cali il sole per la presenza di zanzare e pulci da spiaggia, quelle piccole cosette bianche che saltellano sul vostro asciugamano già verso tardi pomeriggio. Un’altra possibilità per una giornata piuttosto tranquilla e dai ritmi lenti è andare a Topes de Collantes, all’interno della catena montuosa della Sierra del Escambray. E’ una stazione termale situata 20 km a nord ovest di Trinidad. Da lì in due ore e mezza di cammino arrivate al Salto del Caburni, dove in mezzo alla selva potete ammirare la cascata, fare il bagno nel fiume e entrare a nuoto nella grotta. Da Trinidad un’altra idea è andare a visitare la Valle de Los Ingenios, 8 km a est di Trinidad sulla strada per Sancti Spiritus, caratterizzata da numerose rovine di piccoli zuccherifici dell’Ottocento. La maggior parte degli stabilimenti è andata distrutta durante le due guerre d’indipendenza è il centro della produzione dello zucchero si spostò verso nord ovest, a Matanzas. Un po’ più impegnativa come tempi e a livello economico invece è la gita all’isola a qualche km di distanza dalla Peninsula di Ancon: si prende un catamarano a poche centinaia di metri da Playa Ancon la mattina molto presto, quasi due ore di traversata e si arriva a quest’isoletta dove l’acqua e trasparente, e la spiaggia attraversata da centinaia di gechi e migliaia di paguri. Un posto molto bello, probabilmente se ci arrivate con il catamarano fa tutto parte di una gita organizzata e quindi avrete anche il pranzo a buffet. Il posto molto bello e la cena abbondante, c’è un però: lo snorkelling, motivo principale della gita, è deludente. Se ci andate per passare un giorno in questo piccolo paradiso più tranquillo degli altri posti di Trinidad ok, se per immersioni o snorkelling fate a meno. Il tramonto è uno dei momenti più belli da passare nella piazza centrale di Trinidad, Plaza Mayor, con questa scalinata dove bere una cerveza e aspettare la sera: sempre qui, vista la presenza di localini si scatena la festa di notte. Concerti, balli, e tante tante persone per quello che è certamente il centro della movida della cittadina.