Castellammare di Stabia
Incastonata al centro del Golfo di Napoli, la città di Castellammare di Stabia è una delle mete turistiche più caratteristiche della Campania. Ai tempi degli antichi Romani, il territorio stabiano fu frequentato da ricchi patrizi e da esponenti della cerchia imperiale.
L’antica Stabiae era una delle località prescelte dall’aristocrazia romana per i soggiorni sul Golfo di Napoli al seguito degli imperatori che scelsero Capri e i Campi Flegrei come dimore abituali. Le sue splendide ville di lusso, ancora oggi visitabili, furono sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. assieme alle cittadine di Pompei ed Ercolano. I Romani apprezzarono le virtù terapeutiche delle acque minerali stabiane. Fu con l’età dei Borbone (1734-1860) tuttavia che Castellammare di Stabia conobbe il periodo più consistente e significativo della sua espansione. La casa reale non solo avviò le ricerche archeologiche (1749) che portarono alla luce i resti dell’antica Stabiae, ma vi impiantò (178?) il più antico e importante cantiere navale del Mediterraneo ancora oggi attivo. Il Palazzo Reale di Quisisana fu ingrandito e abbellito, attorno ad esso sorsero casine di delizie e di ville abitate d’estate da esponenti dell’aristocrazia di corte. È questa l’epoca del Grand Tour, quando anche Castellammare divenne tappa dei viaggiatori stranieri che si spingevano fino a Napoli e alla costiera Sorrentina e Amalfitana.
Con i primi sviluppi industriali furono impiantati numerosi opifici, mentre la città fu raggiunta nel 1850 dalla prima linea ferroviaria d’Italia, la Napoli-Portici-Castellammare. Nello stesso periodo fu aperta la strada che da Castellammare conduce a Sorrento. In quegli anni, per la sua vicinanza a Napoli, Castellammare è sede di numerosi consolati stranieri, tra cui quello di Francia, Russia e Stati Uniti d’America. Alla fine dell’Ottocento la città conobbe un’intensa attività turistica e culturale: fu questo il periodo d’oro del turismo termale, con la città frequentata da grandi artisti quali lo stabiese Luigi Denza che proprio in un albergo di Castellammare, il Grand Hotel Quisisana, compose nel 1880 la celeberrima canzone Funiculì, Funiculà. In Villa comunale, i Giardini pubblici, accanto allo storico Gran Caffè Napoli, fu costruita la Cassa Armonica (1900), uno dei migliori esempi di padiglione musicale in stile moresco. Nel secondo dopoguerra Castellammare ha conosciuto una nuova stagione turistica, con l’incremento delle attività termali, grazie anche alla costruzione del moderno complesso delle Nuove Terme al Solaro. Negli stessi anni venne realizzata la Funivia del Faito, che consente ancora oggi di passare in otto minuti dal mare ai monti, dando notevole impulso al turismo naturalistico e ambientale. Oggi, la realizzazione di nuovi alberghi e il miglioramento dell’offerta ricettiva, unitamente all’avvio di importanti infrastrutture nel campo della portualità turistica e della crocieristica, fanno di Castellammare di Stabia la meta ideale per una vacanza intelligente alla scoperta del Golfo di Napoli e della Campania.